Omelia (17-01-2014) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Marco 2, 9-11 Che cosa è più facile: dire al paralitico "Ti sono perdonati i peccati", oppure dire "Àlzati, prendi la tua barella e cammina"? Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra, dico a te - disse al paralitico -: àlzati, prendi la tua barella e va' a casa tua». Mc 2, 9-11 Come vivere questa Parola? Da incontri che si raccontano e si risolvono in poche righe arriviamo ad un racconto dettagliato e ricchissimo come quello di oggi: ci sono molte interessanti provocazioni. La prima è che quel malato è un paralitico, immobilizzato in ogni suo arto non riesce ad esprimere niente, neanche la volontà di essere diverso. La seconda è il fatto che lo aiutino gli amici, che fanno persino un buco nel tetto perché egli possa arrivare vicino a Gesù. Sarà questa loro fede che smuove immediatamente Gesù. La terza è il modo di dargli attenzione da parte di Gesù, che si mostra più preoccupato dei suoi peccati che della sua immobilità. È questa provocazione che emerge nel racconto perché suscita la delusione dei curiosi e lo scandalo dei più istruiti tra la folla, quelli che erano venuti né per curiosità, né per necessità, ma solo per invidia e malignità. Gesù però, può così rompere il muro dell'apparenza: egli che ha già guarito tanti, davanti a quest'uomo sembra tornare su posizioni antiche, che legavano malattia e peccato. Ma come sempre, nel suo agire è pronta la provocazione ad approdare ad un "oltre".... perché quella paralisi è simbolica: raccoglie in sé tutte le paralisi che non permettono alla novità di fecondare menti e cuori delle persone. È ciò che in altre parti viene detto cuore indurito, mente corrotta, quello che noi definiamo immobilismo, resistenza al cambiamento, attaccamento eccessivo alla regola rigorosa, alla legge, al "si è sempre fatto così". Il perdono, la misericordia di Dio in Gesù arriva in queste situazioni e le "rimette" a posto. Alla provocazione segue l'azione: se è più difficile rimettere il peccato, allora una volta fatto questo, diventa quasi immediata anche la liberazione fisica. Signore, aiutaci ad andare oltre le apparenze perché non ci venga la tentazione di dire "è impossibile", "non ne vale la pena"... la tua speranza ci permetta di cercare e vedere oltre ogni muro che nasce per ostilità o per superficialità o per ignoranza. La voce di papa Francesco Si sviluppa la psicologia della tomba, che poco a poco trasforma i cristiani in mummie da museo. (...) Chiamati ad illuminare e a comunicare vita, alla fine si lasciano affascinare da cose che generano solamente oscurità e stanchezza interiore, e che debilitano il dinamismo apostolico. Per tutto ciò mi permetto di insistere: non lasciamoci rubare la gioia dell'evangelizzazione! EG 83 Sr Silvia Biglietti FMA - silviabiglietti@libero.it |