Omelia (20-01-2014) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Primo Samuele 15,22b "Obbedire è meglio del sacrificio, essere docili è meglio del grasso degli arieti" 1Sam 15,22b Come vivere questa Parola? Avere un re come gli altri popoli era un'aspirazione lunga del popolo d'Israele. Ma non è stato facile per Saul gestire questo incarico inaspettato, davanti al quale si trovò impreparato e inesperto. Soprattutto, non riusciva a sottostare a dei consigli del profeta che gli riferiva gli ordini del Signore. Forse perché gli sembravano irrazionali, poco adatti allo svolgersi normale degli eventi umani, intrisi di vendette, di guerre, di ambizioni personali che talvolta offuscavano il bene del popolo... Saul si impegna; crede anche di svolgere bene i compiti affidatigli; se non altro, con la parte del bottino sacrificato in onore del Signore si può anche pareggiare i conti con quanto gli era stato ordinato di fare, anche se lui lo ha risolto a modo suo. Invece no. Il progetto salvifico del Signore per il suo popolo impegna tutt'altro che un po' di sacrifici materiali. I quali, alla lunga, risultano come delle pezze nuove cucite su un vestito vecchio, o vino nuovo versato in otri vecchi, come si risponderà Gesù secoli dopo all'obiezione dei farisei e dei discepoli di Giovanni che non riescono a comprendere bene il significato vero e profondo del digiuno (cf Mc 2,18-22). Quello che viceversa viene chiesto, quello a cui ciascuno di noi è invitato, in qualsiasi momento della vita e al di là dei compiti che ci sono affidati, è l'obbedienza. L'obbedienza non in quanto il cieco eseguire delle regole e norme, ma la dolcezza d'animo che orienta il nostro pensare e agire e ci dispone ad operare secondo la giustizia, sempre e dovunque. Chi offre la lode in sacrificio, questi mi onora; a chi cammina per la retta via mostrerò la salvezza di Dio (dal Salmo responsoriale 50,23) Dal Commento per la Settimana di Preghiera per l'unità dei cristiani 2014 (terzo giorno): Radicati in Cristo, siamo chiamati a rendere grazie per i doni di Dio che anche altri, fuori dal nostro gruppo, portano alla comune missione della chiesa. Onorare i doni degli altri ci rende più vicini nella fede e nella missione e ci conduce verso l'unità....Cristo non è diviso: insieme abbiamo doni sufficienti per condividerli reciprocamente tra noi e con "ogni vivente". moblakfma@yahoo.com |