Omelia (01-02-2014)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Marco 4, 36

"Lo presero con sé, così com'era, nella barca"
Mc 4, 36


Come vivere questa Parola?

Prendere Gesù così com'è, nella barca della propria vita. Ma com'è Gesù secondo versetti del vangelo odierno?

Si presenta come uno che dorme mentre i suoi discepoli sono presi dal panico. Nello stesso tempo però è uno che si sveglia al momento giusto e ha forza di calmare la potenza del mare in tempesta.

Infine è uno che mette le persone davanti alle proprie paure e gli rivela il loro deficit di fede.

Questi in pochi e veloci tratti alcune delle caratteristiche di Colui che possiamo decidere di prendere nella barca delle nostra esistenza che a volte sembra imbarcare acqua o addirittura affondare.

Se lo facciamo dobbiamo accettare il Signore così com'è, un Signore che talvolta pare dormire un sonno profondo, incurante delle nostre sofferenze, fatiche e timori ma che è venuto con noi sulla barca e ci è rimasto.

Un Signore che non ci toglie la sensazione di sentirci perduti ma può stupirci con la forza della sua parola, che può far tacere le nostre agitazioni ma che ci chiede anche di curare le nostre paure con la fiducia.

Forse con troppa facilità ci dimentichiamo che proprio le nostre paure sono lo "spazio" della fede.

Gesù ci insegna a partire dal suo comportamento, dal suo dormire, che Lui sta dentro le difficoltà con la fiducia del figlio verso il Padre. La paura la vive nella fiducia.

Non possiamo impedirci di avere paura quando la vita ci porta al largo, senza appigli e al buio, ma possiamo decidere di viverla nello stesso modo di Gesù, da figli che si fidano del Padre. Cristo che è sulla nostra barca ci aiuterà a farlo.

Voglio accoglierti nella mia barca così come sei Signore, perché proprio così come sei mi salvi. Posso avere paura, posso cadere nel panico, ma poi mi ricordo che tu ci sei sulla mia barca e tieni a me. Allora mi metto nella tue mani e mi fido. Mi fido.

La voce di uno scrittore

"Come ogni essere umano, anche il credente è immerso nelle fatiche e nei dolori quotidiani. Ma trova nella fede una lente che gli permette di vedere le stesse cose di sempre sotto una luce nuova. La fede non cambia il paesaggio, ma modifica lo sguardo dell'uomo".

Emanuela Giuliani - emanuelagiuliani@gmail.com