Omelia (17-02-2014) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Mc 8, 12 "Perché questa generazione chiede un segno? In verità io vi dico: a questa generazione non sarà dato alcun segno". Mc 8, 12 Come vivere questa Parola? Le domande di Gesù: questa settimana vorrei fare attenzione alle domande che Gesù pone ai suoi discepoli, ai farisei, alla folla. Gesù è un grande educatore: con cura pone gesti da imitare, parole da ascoltare e domande che obbligano a pensare, ad esprimersi, definendo la propria posizione, dichiarando una scelta. Quelle domande aiutano anche me, anche noi a verificare se stiamo vivendo coerenti alla sua parola, se stiamo scegliendo Gesù come indicatore effettivo delle nostre scelte. Oggi la domanda è sui segni: chiedere un segno, a fronte magari di evidenze già tali, è un atto di sfiducia. Il segno è una garanzia ulteriore, perché non basta la promessa e non ci si fida della parola data. Il segno è la rappresentazione soggettiva del risultato atteso, come se questo debba per forza prendere i contorni che gli diamo noi. La storia della rivelazione è un continuo dono di segni, fino a Gesù, il segno di contraddizione, che svela quello che è nel cuore di ogni persona. Ma i segni della rivelazione non tolgono la fatica della ricerca, della "disambiguazione": vanno interpretati, decodificati e la chiave è sempre la vita. Non servono conoscenze e strumenti, serve la competenza della fede, l'esperienza di decifrazione della presenza viva di Dio nelle cose che ci accadono. Signore, che non capiti anche a noi, davanti a te, segno eccellente del Padre, di non riconoscerti e chiedere ancora "segni" per capire, magie straordinarie per assecondare fantasie, paure e pigrizie. La voce del vangelo per comprendere il vangelo! "Egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele, come segno di contraddizione! Anche a te una spada trapasserà l'anima". Luca 2,34-35 Sr Silvia Biglietti FMA - silviabiglietti@libero.it |