Omelia (27-02-2014)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Mc 9,43-47

"Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. [ 44] 45E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. [ 46] 47E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna"
Mc 9,43-47


Come vivere questa Parola?

A tutta prima questa radicalità della parola di Gesù può impressionare. Eppure esprime tutto il vigore di chi, conoscendo "che cosa c'è nell'uomo", vuol metterlo al riparo della sua debolezza. Davvero, come dice l'autore della lettera agli ebrei, "la Parola di Dio è viva, efficace, è più tagliente di una spada a doppio taglio". Si, Gesù usa la spada della Parola forte esigente, come il chirurgo usa il bisturi per liberare il malato dal tumore. E, nella vita di chi si dice credente è pericoloso tumore la vigliaccheria, quello scendere a compromesso. Se la mano ti scandalizza, significa l'opera che fai, il tuo lavoro. Ebbene, se il tuo lavoro ti "seduce", proponendoti la disonestà, devi tagliar corto, rinunciare a guadagni illeciti. Se il tuo piede ti scandalizza, cioè vuol portarti là dove tradiresti il Signore e la tua coscienza (per esempio frequentando certi ambienti), guardati dall'andarvi. Quanto all'occhio, pensa come, anche a detta di psicologi, può essere causa di desideri cattivi, se ti abitui a indugiare su certe trasmissioni TV, e altre fonti di immagini deteriori che in questa nostra società consumista, bombardano l'uomo dappertutto.

Mi farò persuadere a fondo dallo Spirito Santo che fuggire le occasioni seduttrici, e dominarsi, non è viltà, mancanza di audacia o di ardore. Al contrario, solo se ho il coraggio della radicalità proposta oggi da Gesù, potrò accedere al sapore, al gusto della vita vera, che è armonia e pace dentro ogni scelta di bene, pure a prezzo di rinunce.

La voce di una mistica del XX secolo

Beati noi vivi, quando prendiamo coscienza, nelle nostre giornate, di essere infinitamente amati da Dio e visitati da Lui specialmente nella persona dei poveri.
Maddalena di Spello