Omelia (11-03-2014) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Is 55,10-11 "Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, perché dia il seme a chi semina e il pane a chi mangia, così sarà della mia parola". Is 55,10-11 Come vivere questa Parola? Come è bello ascoltare il leggero brusio della pioggia o contemplare dalla finestra di casa, il volteggiare soffice dei fiochi di neve! Sono sensazioni che approfondiscono il silenzio e un clima di ascolto. Nel nostro caso si tratta dell'ascolto di una parola ispirata: quella del profeta Isaia il quale paragona la capacità della pioggia e della neve a quella della Parola di Dio. Pioggia e neve sono un bene irrinunciabile per la terra che da loro viene irrigata e fecondata. Così è della Parola di Dio. Tu non ne puoi fare a meno. Il progetto luminoso che Dio ha su di te si realizzerà nella misura del tuo ascoltare accogliere e tradurre in vita quotidiana la Parola di Dio. Forse molti cristiani inacidiscono e appassiscono dentro il susseguirsi di giorni non irrorati né fecondati dalla PAROLA che veicola a noi giornalmente ciò che è assolutamente necessario al nostro germogliare e fiorire fruttificando il bene. Signore, fa' che io sia convinta e determinata nell'esporre il cuore e la vita alla Tua Parola. Dammi di perseverare nel visitarla ogni giorno: leggerla e sostare in pausa meditativa e orante. So e credo fortemente che in questa frequentazione della PAROLA Tu porti piano piano a compimento il tuo disegno su di me. Grazie, "Signore mio e Dio mio". La voce di un presbitero e scrittore francese. Se sapessimo ascoltare Dio, sentiremmo che ci parla. Infatti Dio parla. Ha parlato per mezzo del suo Vangelo. Michel Quoist Sr Maria Pia Giudici - sanbiagi@casadipreghiera.191.it |