Omelia (01-04-2014)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Ez 47, 8-9

«Mi disse: "Queste acque scorrono verso la regione orientale ed entrano nel mare e ne risanano le acque... perché dove giungono quelle acque, risanano, e là dove giungerà il torrente tutto rivivrà"».
Ez 47, 8-9


Come vivere questa Parola?

Nella prima lettura Ezechiele ci parla di una visione suggestiva in cui egli vede un nuovo tempio dal quale scaturisce, dal lato destro, un'acqua prodigiosa, che porta ovunque la vita e la fecondità. I Padri della Chiesa, nella loro lettura tipologica della Scrittura, hanno riconosciuto nel tempio visto da Ezechiele il vero Tempio, Gesù: è infatti dalla ferita sul lato destro del suo costato che uscirono sangue e acqua. Ezechiele vede dunque il tempio e l'acqua che scende dal lato destro e scorre verso il Mar Morto, che si trova sulla stessa latitudine di Gerusalemme, ma ad una profondità di circa mille metri più un basso. Anche nel Mar Morto c'è acqua, ma è un'acqua ‘morta' perché troppo carica di sale. Invece l'acqua che scende dal tempio è un'acqua pura, feconda e viva, che risana l'acqua del mar Morto.

È la trasformazione che lo Spirito di Dio con la sua Grazia compirà in noi e nelle nostre comunità in questa Quaresima, se saremo docili alla sue ispirazioni.

Dobbiamo, purtroppo, riconoscere che in noi e nelle nostre comunità esiste un "Mar Morto", ove rimangono ancora spazi di amarezza, di egoismo e di divisione, che rendono difficili i rapporti, sterile l'apostolato. Solo la Grazia dello Spirito riuscirà a vivificare e fecondare queste acque ‘morte'.

Ci stiamo avvicinando alla Veglia pasquale, quando sarà benedetta l'acqua del fonte battesimale. Il Cristo morto e risorto ci dà un'acqua nuova e feconda, che ci purifica da ogni peccato e ci disseta profondamente. È l'acqua del nostro Battesimo a cui dobbiamo ritornare.
Rientrando al centro del mio cuore oggi, supplicherò umilmente il Signore Gesù: "Signore, dammi di quest'acqua viva che zampilla per la vita eterna".


La voce di un grande vescovo e martire

"C'è in me un'acqua viva che mormora e mi dice internamente: «Vieni al Padre!»
S. Ignazio di Antiochia, Romani 7,2

Don Ferdinando Bergamelli SDB - f.bergamelli@tiscali.it