Omelia (02-05-2014) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su At 5, 38-39 "Ora perciò io vi dico: non occupatevi di questi uomini e lasciateli andare. Se infatti questo piano o quest'opera fosse di origine umana, verrebbe distrutta; ma, se viene da Dio, non riuscirete a distruggerli. Non vi accada di trovarvi addirittura a combattere contro Dio!" At 5, 38-39 Come vivere questa Parola? Gamaliele, maestro di Paolo, dà il consiglio migliore a quel sinedrio accanito che voleva imbrigliare la potenza dello Spirito che si esprimeva attraverso i primi apostoli e discepoli di Gesù. Egli dice: "Lasciar fare. Se la cosa viene da Dio avrà futuro. Altrimenti come seme caduto in terra arida, fiorirà, ma anche subito morirà." Il suo intervento è un'altra modalità che lo Spirito assume perché la vita in abbondanza, scaturita dalla resurrezione, possa generare altra vita! Signore, ti ringraziamo per Gamaliele e con lui per chiunque, in qualsiasi tempo abbia custodito la tua presenza vitale che emergeva nelle persone, negli avvenimenti, nelle situazioni anche più ambigue e pericolose. Sono custodi, forse ignari ma fedeli, di una verità e di una vita di cui, speriamo oggi e sempre, possano godere anche loro! La voce di un profeta dei nostri tempi La salute fisica, la quiete interiore, il riscatto dalla sofferenza, la vittoria dalla morte, il benessere complessivo, l'appagamento del bisogno d'amore, il successo nella vita, la fruizione dei rapporti fraterni, un mondo affrancato dalla violenza e dall'odio, una terra che ridiventi alleata dell'uomo. Sono speranze degli uomini. lo le condivido. Le mie speranze sono uguali. Le mie speranze di cristiano non sono estranee alle speranze del mondo. Sono compagno davvero del mondo; compagno, mangio lo stesso pane. (...) Ma sono anche testimone dello Spirito. Perche la speranza cristiana coincide sì con le speranze del mondo, però, a un certo momento, le scavalca, le trascende, le orienta verso quella ulteriorità degli spazi e dei tempi costituita dal Cristo risorto. Cristo risorto, per me credente, è la spiaggia ultima della felicità, su cui si placano finalmente tutte le congenite inquietudini del cuore umano. Don Tonino Bello Sr Silvia Biglietti FMA - silviabiglietti@libero.it |