Omelia (13-05-2014) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su At 11, 23-24 "Quando questi giunse e vide la grazia di Dio, si rallegrò ed esortava tutti a restare, con cuore risoluto, fedeli al Signore, da uomo virtuoso qual era e pieno di Spirito Santo e di fede." Atti 11, 23-24 Come vivere questa Parola? La lettura degli Atti degli Apostoli rivela alcune delle caratteristiche proprie della evangelizzatore. La prima: alcuni tra i discepoli dispersi ad Antiochia si mettono a parlare di Gesù ai Greci e non solo ai Giudei presenti nella regione. Lo fanno con la libertà tipica di chi ha a cuore il bene di tutti e non solo di alcuni. Di chi ha il coraggio di andare un po' fuori dagli schemi perché il primo a farlo era stato Gesù. La seconda: Barnaba viene descritto come uomo virtuoso, pieno di Spirito Santo e di fede. Pieno, questo è il punto. Lo Spirito è il motore interiore di chi annuncia il vangelo, è Colui che spinge a muoversi, che non è venuto in noi per riposarsi ma per lavorare e farci lavorare. É Colui che non vuole lasciare spazi vuoti in noi perché tutto di noi appartenga al Signore. La terza: Barnaba va alla ricerca di Paolo. L'evangelizzatore non vuole fare tutto da sé, sa riconoscere il doni degli altri e vuole che abbiano la possibilità di esprimersi. La quarta: Paolo e Barnaba lavorano insieme per un anno. Danno dunque una stabilità alla loro presenza. Perché la comunità appena nata abbia buone fondamenta si spendono a lungo, stanno tra le persone e non si limitano ad una toccata e fuga. Hanno presente la famosa parabola del seminatore che mostra quanto il seme gettato in terra sia a rischio di morte per tanti motivi. Evitano ogni superficialità e non danno la fede per scontata. Sanno che l'entusiasmo ha bisogno di calmarsi, ha bisogno di silenzio e del nutrimento della riflessione e della preghiera. E della condivisione. Per noi leggere gli eventi descritti dagli Atti significa allora non solo scoprire i primi passi della Chiesa ma anche andare a scuola per imparare. Imparare ad amare il Regno di Dio presente tra gli uomini e a servirlo perché possa sempre "parlare". Signore, tu ci insegni a mettere il tuo Regno davanti a tutto come i tuoi apostoli che non hanno cercato se stessi, la loro soddisfazione, non hanno mai voluto fare la "prima donna". Sapevano che solo così la tua Parola avrebbe trovato spazio per agire e non avrebbe perduto il suo vigore. Donaci la stessa consapevolezza e la stessa umiltà. La voce di una Santa e di un testimone e profeta "Gesù deve essere sempre contento di venire nel vostro cuore" S. M. Domenica Mazzarello "Maria è invocata incessantemente come Regina della pace. La pienezza della pace è il risultato della ricerca appassionata della volontà di Dio". D. Oreste Benzi Emanuela Giuliani - emanuelagiuliani@gmail.com |