Omelia (15-08-2004) |
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"Assunzione di Maria - Nuove Relazioni" Introduzione L'assunzione di Maria al Cielo è l'occasione propizia per recuperare il senso di alcune scelte e di alcuni valori che la chiesa propone ad ogni uomo. Queste cose oltre ad essere contemplate nel dogma (verità di fede) che oggi celebriamo sono presenti nella liturgia della Parola che in questa domenica viene proclamata. Per cui le nuove vie tracciate dall'odierna solennità sono rivelate nella... Parola di Dio - Nuova relazione I gesti, i miracoli e le parole di Gesù sono così convincenti e così attraenti da suscitare scalpore ed ammirazione. Una donna resta estasiata sia per l'esorcismo compiuto e sia per i discorsi pronunciati da Gesù; per cui ritiene opportuno fare un elogio ad alta voce benedicendo il grembo che ha avuto la fortuna di allattare un così grande uomo. Gesù risponde che il legame che deve unire gli uomini tra di loro e a Dio non deve essere fondato più sulla generazione umana, ma deve rispondere ai canoni che Dio stesso ha stabilito con l'incarnazione del Figlio: l'ascolto della Parola e l'osservanza della stessa. Con ciò si vuole marcare un più intrinseco grado di parentela. La nuova famiglia di Dio, che trova il fondamento in Gesù Cristo, è radicata sull'ascolto della Parola. Ascoltare la Parola significa: a. sentirsi sempre discepoli, cioè persone che non si sentono mai arrivate, b. mettersi sempre in discussione, c. lottare per la coerenza, d. vivere sapendo che il futuro viene dall'alto, e. offrire la propria vita per costruire una società ed un mondo migliore, f. pregare perché si realizzi sempre il Regno di Dio etc. Osservare la Parola è sviluppare la virtù della perseveranza e quella della fedeltà alle cose di Dio. Questo nuovo modo di relazione lo troviamo in Maria, che viene additata dai vangeli come l'icona vivente di autentico ascolto e osservanza della Parola. E' la donna della contemplazione. - Nuovo impegno Nella Chiesa del Signore ci sono tanti carismi, ma tutto concorre all'annuncio e alla divulgazione del Regno di Dio. Maria diventa l'immagine perfetta di questa "missione". A. Maria è la donna della "fretta". La donna che pensa che è più importante far conoscere il Figlio che si porta in grembo, che farsi trattenere dalle altre cose. Rischia tutto: la reputazione, la propria vita, i pericoli di un viaggio, il proprio tempo... e parte per... dire alla cugina Elisabetta che Dio riveste un grande interesse e che è la Persona più importante della sua vita. B. Maria è donna del "silenzio". Le nostre parole, se non trovano riscontro in quella di Dio, non servono a niente. Nel suo incontro con la cugina Elisabetta, Maria non pronuncia parole ma fa parlare Colui che si porta in grembo. Nella nostra vita di Cristiani molte volte siamo convinti che le parole servono a cambiare le cose e la società nella quale viviamo; ma dovremmo renderci conto che la gente ci osserva e ci scruta per vedere se esistono in noi dei segnali di coerenza con la fede che diciamo di professare... altrimenti... è venuta l'ora di far parlare Gesù Cristo con e nella nostra vita. La gente non vuole ciarlatani (anche perché ce ne sono tanti), desidera invece persone che sappiano amare concretamente. C. Maria donna del "servizio". Non è una gita turistica né un weekend, ma una visita di pieno ed effettivo servizio. La presenza di Maria nella casa di Elisabetta è come quella di Gesù tra i discepoli. Il più grande, il più importante, il più famoso agli di Dio indossa il grembiule e compie le cose che non sempre nobilitano la persona. Maria ci insegna guardare ai bisogni, alle necessità e alle miserie degli altri e non alla nostra "falsa dignità". Per cui il servizio è l'arma che avvicina gli uomini tra di loro e Dio agli uomini. Impariamo a guardare verso l'alto, perché se il nostro l'obiettivo è quello di stare accanto alla Madonna Assunta in Cielo, la nostra missione di cristiani si deve modellare sulla sua. |