Omelia (27-05-2014) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Gv 16,7 «È bene per voi che io me ne vada, perché se non me ne vado, non verrà a voi il Paraclito; se invece me ne vado, lo manderò a voi.» Gv 16,7 Come vivere questa Parola? Pensiamo che i discepoli si asiano rattristitati, quando Gesù disse loro che egli se ne sarebbe andato: sarebbero rimasti soli, che cosa avrebbero potuto fare senza il loro maestro?... Ma Gesù promette subito la venuta dello Spirito Santo, che avrebbe dato loro la forza e la luce per continuare la sua missione: dunque Gesù stesso continuerà ad essere presente in loro attraverso la o Spirito. Così, tramite lo Spirito, Gesù con i suoi discepoli porterà a compimento la sua vittoria sul male. Lo Spirito li ispira, li guida, li conduce, li rafforza, perché essi, iniziando il tempo della Chiesa dopo la risurrezione fino alla conclusione della storia portino una vita nuova agli uomini. Anche se perseguitati e odiati, lo Spirito sarà presente in essi, Gesù darà loro la sua Parola e il suo Pane per sorreggerli e irrobustirli. O Spirito, che mai ci abbandoni, vien in soccorso della nostra debolezza, fa' che rimaniamo sempre tuoi fedeli ascoltatorie ci lasciamo ammaestrare da te. Dalla testimonianza riguardo al Venerabile d. Giuseppe Quadrio Il Venerabile lascia un messaggio attuale anche per i nostri giorni: lo Spirito Santo compie sempre meraviglie di santità quando trova la porta aperta di chi è docile sempre alle sue divine ispirazioni, come lo fu Colui che ha voluto chiamarsi "docibilis a Spiritu Sancto".[= "disposto a farsi guidare dallo Spirito Santo": era il nome che si era dato d. Quadrio] testimonianza di d. Ferdinando Bergamelli del15 -XI-2012 D. Mario Maritano SDB - maritano@unisal.it |