Omelia (29-05-2014)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Gv 16,20

«Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia»

Gv 16,20

Come vivere questa Parola?

Gesù prepara i suoi discepoli ad affrontare i futuri avvenimenti che stanno per accadere: il dolore e lo sconforto della sua passione e morte per poi arrivare alla gioia della risurrezione. Passando attraverso la sofferenza e accettandola, l'uomo si purifica e si innalza a Dio.

Del resto il cammino della fede, procede tra sprazzi di luce e momenti di ombra, tra periodi di sicurezze e fasi di smarrimento. Soltanto affidandoci senza esitazione allo Spirito e prestando attenzione alle Sue ispirazioni, potremo superare le tristezze e le oscurità della vita.

La gioia cristiana non è una emozione passeggera, ma l'esperienza viva della grazia che ci salva e che nasce dalla risurrezione di Cristo. è "avere il paradiso" nel proprio cuore e la certezza che Dio ci ama e ci protegge, nonostante le nostre debolezze e le avversità che ci colpiscono.
O Spirito di Dio, fammi passare dalla tristezza alla gioia, donami la speranza che dopo ogni notte dolore, spunta il giorno della risurrezione
La voce di un poeta indiano

La lezione più importante che l'uomo possa imparare in vita sua non è che nel mondo esiste il dolore, ma che dipende da noi trarne profitto, che ci è consentito di trasformarlo in gioia.

R. Tagore
D. Mario Maritano SDB - maritano@unisal.it