Omelia (06-06-2014)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Gv 21, 18

"Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene".

Gv 21, 18

Come vivere questa Parola?

La settimana si era aperta con una professione di fede in Gesù, accolta e portata nella preghiera da Gesù stesso. Oggi torniamo ad ascoltare ciò che esce dalla bocca dei discepoli. Pietro è un uomo provato. Lui, più di altri ha temuto durante l'arresto e la morte di Gesù e ha toccato con mano la sua debolezza e vigliaccheria. Ma l'amore suo per Gesù è autentico. Ora quasi teme di riconoscerlo. Gesù l'aiuta e con un processo graduale lo porta ad esprimere con forza la sua fede e il suo affetto per Gesù stesso. È la confermazione di Pietro. Il dono di Spirito Santo che lo investe, gli permetterà di essere l'umile successore di Gesù per la nuova comunità cristiana.
Signore, aiutaci a non affogare nei nostri peccati e soprattutto che il senso di colpa in noi non uccida la possibilità di ricominciare
La voce di: "Canta la sua fede"

Ricominciare è come rinascere,

è rivedere il sole in un mondo di libertà,

è credere che la vita

si rianima davanti agli occhi tuoi

senza oscurità;

è sapere che ancora tutto puoi sperare.
Ricominciare è come rinascere,

dall'ombra di un passato che ormai non conta più,

è ritornare semplici cercando nelle piccole cose

la felicità...

è costruire ogni attimo il tuo domani.
Ricominciare è come dire ancora sì alla vita,

per poi liberarsi e volare

verso orizzonti senza confini,

dove il pensiero non ha paura

e vedere la tua casa

diventare grande come il mondo.
Ricominciare è credere all'amore

e sentire che anche nel dolore

l'anima può cantare e non fermarsi mai.

Gen rosso
Sr Silvia Biglietti FMA - silviabiglietti@libero.it