Omelia (22-09-2014) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Lc 8,16 «La lampada si pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce» Lc 8,16 Come vivere questa Parola? La luce svolge un ruolo essenziale nella vita di ogni persona umana: illumina, dà gioia (bellissimo uno spettacolo al sorgere della luce all'aurora), ci rende sicuro il cammino, facendoci vedere gli ostacoli. Anche a ciascuno di noi al momento del battesimo è stata consegnata una candela, accesa al cero pasquale, simbolo di Cristo risorto, perché vivessimo come figli della luce e, accogliendo il messaggio evangelico, fossimo vigilanti nella fede, speranza e carità. La luce non viene da noi, ma dal Cristo, che noi ci impegniamo a seguire come discepoli, ascoltando le sue parole, imitando i suoi esempi di carità, e diffondendo il Vangelo. Non dobbiamo dunque nascondere questa luce, ma renderla manifesta in ogni nostra azione e decisione: togliere le tenebre dalla nostra vita, impedendo anche agli altri di accedere alla luce. La vera e profonda testimonianza del cristiano irradia la luce che porta dentro: consideriamo quanto bene hanno fatto i santi con la loro presenza e la loro vita, diventando un richiamo per tutti. O Spirito di Dio, rendimi attento alle parole del Vangelo, e aperto e coraggioso nel far brillare la fede e la carità davanti a tutti, superi la paura dell'indifferenza e della superficialità, evitando compromessi e mentalità mondane. La voce del "Desiderio" paradossale di una santa moderna "Resterò di continuo assente dal Paradiso, per accendere la luce a quelli che vivono nell'oscurità sulla terra" Madre Teresa di Calcutta D. Mario Maritano SDB - maritano@unisal.it |