Omelia (27-09-2014) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Lc 9,44 «Il Figlio dell'uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini» Lc 9,44 Come vivere questa Parola? Gesù rivela ai suoi discepoli il suo futuro difficile e doloroso (essere consegnato nelle mani degli uomini, senza la possibilità di difendersi) mentre essi aspettavano il suo trionfo. Essi non prendono in considerazione l'ipotesi che il loro Maestro, ammirato e applaudito dalla gente, possa andare incontro ad un destino tragico per salvare gli uomini. La loro logica non prevede la passione e la morte sulla croce: solo dopo la risurrezione comprenderanno che anch'essi dovranno imitare il loro Signore nel diffondere il Vangelo e subire persecuzioni e contrasti. Adesso invece si rifiutano di comprendere e non osano nemmeno chiedere spiegazioni. Anche a noi talvolta siamo delusi, quando - chiudendoci in noi stessi - vediamo stroncata ogni speranza di umana grandezza e di ogni protezione dalla sofferenza. Non mettiamo in conto che solo testimoniando il messaggio evangelico di morte e risurrezione, anche nel dolore, avremo la certezza di comprendere la vita di Gesù e la nostra vita, e di essere confortati nei dubbi e nelle incertezze. Spesso per arrivare alla "domenica di resurrezione", bisogna passare attraverso la sofferenza del "venerdì santo". O Signore, dammi la fiducia di essere sempre con te, che mi ami immensamente, anche nei momenti in cui devo portare la mia croce (malattie, contrasti, limitazioni, insuccessi...). Aiutami ad entrare nel tuo mistero per essere pienamente tuo discepolo La voce di uno scrittore e giornalista contemporaneo «La croce deve apparirci in tutta la sua verità. Essa congiunge la terra al cielo, tende le braccia in tutte le direzioni, è il segno misterioso dell'umanità universale, il telaio sul quale viene tessuta la nostra vita». Romano Battaglia, Sulla riva dei nostri pensieri, 2000 D. Mario Maritano SDB - maritano@unisal.it |