Omelia (02-10-2014)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Es 23, 22

"Abbi rispetto della sua presenza, dà ascolto alla sua voce e non ribellarti a lui; egli infatti non perdonerebbe la vostra trasgressione, perché il mio nome è in lui".

Es 23, 22

Come vivere questa Parola?

Interrompiamo la lettura e meditazione del libro di Giobbe per tornare agli amici angeli. La tradizione cattolica ci fa conoscere e amare l'angelo custode. Letture attuali un po' new age enfatizzano questa presenza invisibile e ne colgono segni, evidenze un po' ovunque. In altre religioni esistono spiriti e folletti buoni e meno buoni che danno un colore diverso all'andamento delle cose. Ma dovremmo dirci che l'angelo custode non è un super eroe da chiamare al bisogno, né uno spiritello bizzoso e nemmeno un grillo parlante che condiziona il nostro agire. È un modo di essere presente che Dio sceglie, una sua mediazione, che non ha corpo ma si materializza in capacità di scegliere il bene, proteggendoci dal maligno. Questa presenza ci aiuta a custodire la grazia, il bene che riceviamo da Dio e che siamo chiamati ad accrescere. Magari interviene quando non siamo presenti con tutto noi stessi a quello che stiamo vivendo e ci sollecita a maggior responsabilità, a maggior presenza a noi stessi!
Signore, rendici docili a tutti i segni e a tutte le mediazioni della tua presenza.
La voce di un padre della chiesa

Gli angeli non possono essere sconfitti né sedotti e tanto meno sedurre, essi che ci custodiscono in tutte le nostre vie. Sono fedeli, sono prudenti, sono potenti. Perché trepidare? Soltanto seguiamoli, stiamo loro vicini e restiamo nella protezione del Dio del cielo.

San Bernardo
Sr Silvia Biglietti FMA - silviabiglietti@libero.it