Omelia (30-10-2014)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Lc 13,33-34

«E' necessario che oggi, domani e il giorno seguente io prosegua nel cammino, perché non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme. Gerusalemme, Gerusalemme, tu che uccidi i profeti e lapidi quelli che sono stati mandati a te: quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una chioccia i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto!»

Lc 13,33-34

Come vivere questa Parola?

Gesù viene informato che anche Erode lo vuole uccidere. Ma nonostante tutto egli non si lascia scoraggiare: prosegue nella missione di salvezza che Dio Padre gli ha affidato, anche a costo di sacrificare la propria vita. Egli ci ha dimostrato un amore veramente profondo, un coraggio estremo: Egli ci manifesta chi è veramente Dio, che ci ama con infinita tenerezza, ci vuole proteggere (come fa una chioccia con i pulcini sotto sue ali, come ci dice oggi il Vangelo: cf Lc 13,345), disposto a morire per rivelarci la sua infinita misericordia.

Anche oggi Gesù ci vuole riunire attorno a sé: spesso ci sentiamo indifesi e abbandonati, ma Gesù è vicino a noi: il suo affetto rimane immutato, anche se talvolta noi lo respingiamo, egli non rinuncia ad amarci. Dopo la croce brilla la gioia della Risurrezione.
O Signore, ti prego di farmi capire il tuo immenso amore e di accoglierlo ogni giorno nella mia vita, senza cedere al mio egoismo e al ripiegamento su me stesso
La voce di un santo

Il Signore talvolta ti fa sentire il peso della croce. Questo peso ti sembra intollerabile, ma tu lo porti perché il Signore nel suo amore e nella sua misericordia ti stende la mano e ti dà la forza.

S. Pio da Pietrelcina
D. Mario Maritano SDB - maritano@unisal.it