Omelia (06-11-2014) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Fil 3, 3 "Fratelli, i veri circoncisi siamo noi, che celebriamo il culto mossi dallo Spirito di Dio". Fil 3, 3 Come vivere questa Parola? La forza di Paolo nell'affermare la novità di Cristo non si indebolisce in situazione di difficoltà. Lo perseguitano molte persone, ma la questione più dolorosa gliela pongono i suoi compatrioti, che non riescono a cambiare paradigma, non vedono in Cristo il compimento delle cose che il primo testamento aveva introdotto. Lo spirito di Cristo viene bloccato dalle pratiche, la fede viene ostacolata dalla religione, dalle forme di religiosità che questa ha assunto. La circoncisione, ad esempio. Una pratica, che diceva appartenenza a Dio, al suo popolo eletto e che ora non è più necessaria, perché ciò che Dio desidera è un cuore circonciso, ossia convertito, consacrato a Dio. Segni più leggeri come il battesimo diranno la stessa cosa e imprimeranno nella carne un'appartenenza indelebile perché voluta, accolta ed impegneranno ancora più radicalmente la persona in una sequela, non sempre rassicurante, del Signore Gesù Cristo. Signore, aiuta tutti noi a slegarci dalle pratiche che dicono la nostra pietà per abbracciare un culto che celebri la vitalità della presenza di Dio in noi, tra noi. La voce padre della chiesa Io ti consiglio di portare questa fede con te come provvista da viaggio per tutti i giorni di tua vita e non prenderne mai altra fuori di essa, anche se noi stessi, cambiando idea, dovessimo insegnare il contrario di quel che insegniamo ora, oppure anche se un angelo del male, cambiandosi in angelo di luce, tentasse di indurti in errore. Così «se anche noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un Vangelo diverso da quello che abbiamo predicato, sia anàtema! (Gal 1, 8). Dalle Catechesi di san Cirillo vescovo Sr Silvia Biglietti FMA - silviabiglietti@libero.it |