Omelia (17-11-2014) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Sal 1, 3 "È come albero piantato lungo corsi d'acqua, che dà frutto a suo tempo: le sue foglie non appassiscono e tutto quello che fa, riesce bene". Salmo 1, 3 Come vivere questa Parola? L'immagine dell'albero si presta con efficacia a farci sentire com'è bella buona e utile, nel consesso umano, la presenza dell'uomo che crede in Dio e lo serve con cuore integro. L'albero in riva a ruscellante acqua non conosce l'intristire di fronde e foglie. L'uomo timorato del Signore sa leggere in positivo la propria vita, così che tutto, nel senso vero ed esistenziale del temine, per lui "riesce bene". Ecco, quel lamentoso trascinare la vita da parte di chi ha gli occhiali scuri che danno solo risalto a difficoltà e prove, non è proprio da accettare nelle nostre scelte esistenziali. La sfida è cambiare occhiali e sguardo. Campeggia proprio accanto a noi l'albero di cui parla la parola sacra. Campeggia per essere immagine e proposta di serenità e pace per noi. Si, siamo come alberi nella nostra identità di gente che vive il proprio Battesimo e si lascia ogni giorno vivificare da quel fiume di Grazia che è la vita in Cristo Gesù, con Lui spesa nel dono quotidiano ai fratelli. Siamo come alberi che non appassiscono perché, la Parola di Dio di ogni giorno e il frequentissimo rientro al cuore dove Dio dimora, sono tale certezza di amore da impedire ogni avvizzimento di sorta. Signore, di una cosa io ti prego: tienimi proprio con Te. Che le radici del mio esistere sempre più sprofondino nelle acque salvifiche della Tua Santa Presenza. Così tutto per me e intorno a me sarà bene: oggi e nel "Dopo eterno". La voce di una beata "Che bella cosa pregare l'uno per l'altro, darsi appuntamento presso il buon Dio, dove non esiste più ne distanza ne separazione!" Elisabetta della Trinità Sr Maria Pia Giudici FMA |