Omelia (18-11-2014) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Sal 14,2-3 "Colui che cammina senza colpa, pratica la giustizia e dice la verità che ha nel cuore, non sparge calunnie con la sua lingua". Sal 14,2-3 Come vivere questa Parola? Questa strofa del Salmo 14 ritrae in ‘tuttotondo' la persona dell'uomo giusto. Ne coglie i tratti caratteristici, fondamentali e, perché tali, riconoscibili in qualsiasi realtà dello spazio e del tempo. L'uomo giusto nei lineamenti fondamentali non cambia. Quello della tecnologia più avanzata difatti è come l'uomo dell'età della pietra. La persona che, con l'aiuto di Dio, noi vorremmo essere, anzitutto sta in guardia, pur senza ansietà, da ogni tentazione di peccato. E' onesta e retta nel suo agire in cui sempre risplende la giustizia. Non potrebbe davvero praticare la giustizia se la verità non fosse la segreta sorgiva del suo dire e del suo fare. Il testo dice: "verità che ha nel cuore". Si tratta cioè di qualcosa che scaturisce dall'intimo, dal profondo. Perché ciò che non ha radici d'interiorità è come pula spazzata via dal vento. E' importante capirlo bene. Certamente Una persona, che ha come asse portante del suo essere la verità, non potrà mai cadere nella malizia e volgarità dello sparlare alle spalle degli altri, addirittura calunniandoli. Signore mio, l'efficacia di queste espressioni bibliche io la colgo anche in una specie di spenzolamento della lingua intento a spegnere veleno di calunnie pestifere. Da questa ‘peste' ti prego, non solo tienimi fuori, ma dà respiro profondo di verità al mio cuore abitato da Te perché praticando tutto ciò che è giusto, la mia vita sia vera buona e bella: per la Tua Gloria e per il bene dei fratelli. La voce di uno Scrittore russo "Un sacrificio compiuto per esigenza di onestà è la più alta gioia dello spirito". Lev Tolstoj Sr Maria Pia Giudici FMA |