Omelia (27-11-2014) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Lc 21, 28 "Risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina". Lc 21, 28 Come vivere questa Parola? I segni della fine di questo universo saranno drammatici. Ma apparterranno a un linguaggio - diciamo - cosmico. E il cosmo non è paragonabile in nessun modo al pallone con cui giocano i nostri ragazzi! Così l'intero cosmo, tutto ciò che, creato da Dio ha vissuto lunghe ere di evoluzione, vivrà più che una distruzione, una profonda trasfigurazione. No, non sarà il caso di andare a nascondersi in chissà quale rifugio, come ai tempi dei bombardamenti aerei. Per chi ha vissuto nel "sì" a Dio cercando con tutto il cuore di praticare la sintesi dei suoi insegnamenti: l'amore, sarà un momento di grande speranza. L'aurora del giorno eterno sorgerà senza più guai e tutto sarà gioia di essere amati e di godere amando: esattamente quello di cui ha avuto sete, da sempre, il cuore dell'uomo. Ecco perché il testo è un invito a "risollevare il capo" fuori da ogni afflizione, a "levarlo in alto". Si tratta di capire, credendo, che per il cristiano vivere non è un percorso ‘cimiteriale' contemplando un susseguirsi di tombe ma è questo volgere il capo e la mente e il cuore in alto, in cielo in totale libertà. Siamo figli della speranza, mio Signore! Rendimi dunque capace di perseverare non solo nel guardare in alto al tuo cielo ma a Gesù mia salvezza che mi sostiene sulla via di ciò che è giusto, buono e santo. La voce di un Papa "Oggi l'uomo pensa, agisce e vive grazie al credito che gli concede la speranza." Paolo VI Sr Maria Pia Giudici FMA |