Omelia (03-12-2014)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Mt 15, 32

«Sento compassione per la folla»

Mt 15, 32

Come vivere questa Parola?

Questa frase può essere una chiave di lettura per capire l'incarnazione, la venuta di Dio nel mondo. Di fronte ad una folla affamata, oppressa dall'indigenza, il cuore del Signore non resta indifferente, ma interviene, si prende cura delle persone, e compie il miracolo con abbondanza, tanto che ne avanzano sette sporte piene (cf Mt 15,36-37). Inoltre con il banchetto li chiama a formare una grande famiglia che si nutre del pane spezzato e benedetto (quasi anticipo della Eucarestia).


Noi oggi, - soprattutto in questo periodo di Avvento - prestiamo attenzione al richiamo di Dio, riconoscendo nella nostra vita i suoi interventi di misericordia e di amore? Andiamo incontro alle sofferenze degli altri, accorgendoci del loro pianto, condividendo il loro dolore e, per quanto ci è possibile, intervenendo coraggiosamente e concretamente? Gesù nell'Eucarestia ci dona la forza e la fonte per soddisfare pienamente la nostra fame di amore e di infinito.


Seguiamo anche l'esempio di san Francesco Saverio, grande missionario che oggi ricordiamo: egli ha trasmesso e ha donato agli altri ciò che ha ricevuto: il dono della fede e dell'amore di Dio: ha imitato i discepoli che distribuivano alla folla i pani e i pesci che Gesù dava ad essi (cf Mt 15, 36).


O Signore, apri i miei occhi, perché possa cogliere la tua misericordia verso di me e sappia tergere le lacrime dei fratelli e sorelle sofferenti: non permettere che consideri i poveri come numeri, o peggio come potenziali nemici, casi problematici o possibili consumatori per aumentare la mia ricchezza e apparente felicità.


La voce di un grande romanziere

"La compassione è la più importante e forse l'unica legge di vita dell'umanità intera"

Fëdor Dostoevskij, L'idiota, 1869


D. Mario Maritano SDB - maritano@unisal.it