Commento su Mt 7, 21.24
«Chi fa la volontà del Padre mio, entrerà nel regno dei cieli. Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia»
Mt 7, 21.24
Come vivere questa Parola?
La bontà di Dio ci ammonisce contro l'illusione che basti sospirare il nome del Signore o biascicare qualche preghiera per entrare nel regno dei cieli, ma occorre praticare gli insegnamenti e fare la volontà del Padre celeste, cioè impegnarsi seriamente nella nostra vita a vivere coerentemente il messaggio evangelico. In una parola: imitare Gesù. Solo così la nostra casa sarà fondata saldamente sulla roccia.
Anche se ci capitano momenti di sconforto, di delusione, di dolore, non dobbiamo temere: di fronte alle inevitabili prove della vita, alle tentazioni, aggrappiamoci alla roccia viva che è Cristo, testimone fedele del Padre. Potrà crollare ciò che è superfluo, ciò che era falsa apparenza, ma rimarrà l'essenziale: l'amore e la fiducia in Dio.
O Signore aiutami a costruire, giorno per giorno, una casa fondata sulla roccia che resista all'infuriare delle tempeste e sia faro di luce per la testimonianza cristiana
La voce un santo medico moderno
«Quali che siano gli eventi, ricordatevi di due cose: Dio non abbandona nessuno. Quanto più vi sentite solo, trascurato, vilipeso, incompreso, e quanto più vi sentirete presso a soccombere sotto il peso di una grave ingiustizia, avrete la sensazione di un'infinita forza arcana, che vi sorregge, che vi rende capaci di propositi buoni e virili, della cui possanza vi meraviglierete, quando tornerete sereno. E questa forza è Dio!».
s. Giuseppe MOSCATI, nato nel 1880 morto nel 1927, dichiarato santo nel 1987
D. Mario Maritano SDB - maritano@unisal.it