Omelia (06-12-2014)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Mt 9, 36

«Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore!» Mt 9, 36


Come vivere questa Parola?

Dio, pieno di compassione, si china sulle miserie umane per soccorrerle e prospettare un futuro migliore e una ripresa gioiosa. Le persone sono come pecore senza pastore, avvilite e deluse nel deserto della vita: Gesù non solo se ne prende cura, ma dà ai discepoli il potere di scacciare i demoni e di guarire le infermità (cf Mt 9,35-10,1.6-8): dunque sollecita i suoi discepoli ad essere presenti fraternamente, a restituire la dignità alle persone, aiutandole con tutti i mezzi a disposizione, almeno con la comprensione e la vicinanza.


Anche a noi oggi Gesù rivolge l'invito ad essere partecipi della sua ansia di compassione e a continuare la sua missione di salvare gli uomini, a sentirci responsabili, pregando anzitutto il Padre che invii operai nella sua Messe (cf Mt 9,38), poi donando e condividendo generosamente ciò che siamo e ciò che abbiamo per essere missionari e diffondere il messaggio evangelico.


Aiutami, Signore, ad essere un testimone credibile della tua bontà e della tua compassione e aiutami a portare gioia e verità e a quanti sono oppressi dal dolore e dall'errore.


La voce di un grande testimone moderno della carità

«La vostra felicità è nel bene che farete, nella gioia che diffonderete, nel sorriso che farete fiorire, nelle lacrime che avrete asciugato».

Raoul FOLLEREAU


D. Mario Maritano SDB - maritano@unisal.it