Omelia (08-12-2014)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Gn 3, 14

"Io porrò inimicizia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno".

Gn 3, 14


Come vivere questa Parola?

Questa grandissima festa ci ricorda ogni anno che il vangelo, la buona notizia è partita non solo duemila anni fa... ma ha radici nella notte dei tempi. Da sempre Dio si è manifestato come il creatore che lascia però totalmente libera la sua creatura di scegliere quello che è bene per lei. Creare e dare totale autonomia è un rischio, da correre però, se si vuol vedere risaltare la bellezza, l'intelligenza, la volontà della creatura stessa.


Se nel racconto mitico della creazione, Eva, la donna, segna lo scarto in negativo di questa autonomia... nella visione di Dio è ancora affidata alla donna la possibilità di generare una svolta in positivo e di riappropriarsi di una scelta che permette di volgersi a Dio, di vedere e riconoscersi nel suo volto. Questa è l'immacolata, una donna che ha distrutto l'impossibilità di vedere Dio, iniziando a contemplare il suo volto e a riconoscersi in lui, al punto da saperlo generare e restituire al mondo. In Maria il generare è diventato davvero dare carne al figlio di Dio. In noi questa generazione si fa spirituale: la contemplazione del volto di Dio permette a lui di rallegrarsi e riconoscerci come suoi e a noi infonde la certezza che Egli è il nostro creatore, salvatore e consolatore.


Signore, aiutaci a prendere coscienza che siamo immacolati e santi nell'amore; fa' che non abbiamo paura delle conseguenze di tutto ciò!


La voce della liturgia

Esulto e gioisco nel Signore,

l'anima mia si allieta nel mio Dio,

perché mi ha rivestito delle vesti di salvezza,

mi ha avvolto con il manto della giustizia,

come una sposa adornata di gioielli.

Is 61,10


Sr Silvia Biglietti FMA - silviabiglietti@libero.it