Omelia (12-12-2014)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Is 48, 17

"Io sono il Signore tuo Dio che ti insegno per il tuo bene, che ti guido per la strada su cui devi andare".

Is 48, 17

Come vivere questa Parola?

Isaia non smette di mettere in chiaro come vivere sia faticoso, ma allo stesso tempo rende fluida la fatica perché attraversata dalla presenza di un Dio, impegnatissimo a farsi conoscere e amare dalle sue creature. Non capita spesso di cogliere nella Bibbia la diretta voce di Dio. Tante volte la sua parola è indiretta, riportata dai profeti, dai patriarchi. Qui Isaia crea uno spazio dove la voce di Dio arriva a noi direttamente: "Io sono il Signore tuo Dio" è l'incipit dei dieci comandamenti, il biglietto da visita di Dio, l'introduzione ad un'ulteriore rivelazione. Nell'attesa della piena rivelazione, nell'attesa del salvatore, Dio si manifesta come colui accompagna il cammino dell'uomo, gli sta vicino, non lo sostituisce, ma lo orienta al buono, al bello da scegliere con amore.


Signore, molte persone negano la tua presenza e la tua esistenza davanti alla dolorose contrarietà della vita. Renditi loro compagno di viaggio, magari attraverso la nostra mediazione, insegnandoci ad essere loro amici umili e sinceri.


La voce antica della lettera a Diogneto

Per tutto il tempo dunque in cui conservava e custodiva nel mistero il suo piano sapiente, Dio sembrava che ci trascurasse e non si desse pensiero di noi; ma quando per mezzo del suo Figlio prediletto rivelò e rese noto ciò che era stato preparato dall'inizio, tutto insieme egli ci offrì: godere dei suoi benefici e contemplarli e capirli. Chi di noi si sarebbe aspettati tutti questi favori?


Sr Silvia Biglietti FMA - silviabiglietti@libero.it