Commento su Lc 1, 63-64
«Egli (Zaccaria) chiese una tavoletta e scrisse: "Giovanni è il suo nome". Tutti furono meravigliati. All'istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio».
Lc 1, 63-64
Come vivere questa Parola?
Ritorna nel Vangelo odierno la figura emblematica di Zaccaria, che abbiamo già trovato venerdì scorso, (19 dicembre) e di cui abbiamo già parlato. Là abbiamo evidenziato l'incredulità di questo sacerdote. "Il mutismo, cui è condannato Zaccaria a motivo della sua incredulità, ricapitola simbolicamente tutta l'incapacità di credere dell'antico popolo d'Israele, personificato in questo sacerdote del culto mosaico, ma condensa anche tutte le incredulità dei cristiani del nostro tempo, compresa anche la nostra incredulità" (ivi).
Qui, invece, il Vangelo sottolinea la guarigione di tale mancanza di fede, che avviene attraverso la restituzione della parola: «All'istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio» (v. 64). Finalmente, davanti alla nascita del figlio Giovanni Battista, ritenuta da lui impossibile in un primo tempo, ora Zaccaria si arrende al "Dio dell'impossibile" e diviene credente. Così il suo mutismo in cui era caduto viene ora tramutato nella Parola della lode, e la sua ‘afasia' (incapacità di parlare e di comunicare) viene guarita da un'esplosione di canto e di lode: il Benedictus. «Zaccaria fu colmato di Spirito Santo e profetò» (v. 67). Nel primo capitolo del Vangelo di Luca ci sono dunque due annunciazioni: la prima Annunciazione è quella di Maria, che si conclude con l'accoglienza dell'annuncio attraverso la fede pura della Vergine (Lc 1,26-37); la seconda annunciazione è quella di Zaccaria, che termina in un primo tempo con l'incredulità del sacerdote, ma che alla fine viene guarito tramite l'acquisizione della parola (Lc 1,59-66).
In questa antivigilia del Santo Natale ci affidiamo alla Vergine Madre, la prima credente e la Vergine del Magnificat, perché ci prepari ad accogliere con fede viva il Figlio suo che viene a salvarci.
La voce del Santo Pontefice Giovanni Paolo II
«Ma nella Chiesa di allora e di sempre Maria è stata ed è soprattutto colei che è "beata perché ha creduto"; ha creduto per prima. Sin dal momento dell'annunciazione del concepimento, sin dal momento della nascita nella grotta di Betlemme, Maria seguiva passo passo Gesù nel suo materno pellegrinaggio di fede»
San Giovanni Paolo II, Redemptoris Mater num. 26
Ps. Nella fede di questa prima credente, la Vergine Maria, Madre di Dio e Madre nostra, mi è caro porgere a tutti i cari lettori di ASP e amici di San Biagio, i più fervidi Auguri di un Santo Natale.
Don Ferdinando Bergamelli SDB - f.bergamelli@tiscali.it