Omelia (01-01-2015)
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)
Commento su Nm 6, 22-27; Gal 4,4-7; Lc 2,16-21

NUMERI 6,22-27

Il Signore rivolgendosi a Mosè e alla benedizione degli israeliti conferisce benessere e felicità verso il Suo popolo. Dio ha premura per Israele in tutto il percorso della sua esistenza. Questa di Dio è una benedizione verso Mosè e tutta Israele. Il volto sorridente di Dio è auspicio di protezione e prosperità verso il Suo popolo. Tutta l'attenzione che Dio rivolge a loro è un segno di benevolenza verso il popolo di Israele, segno di pace e felicità. Una prima obbedienza del popolo di Israele verso Dio è quando esso viene liberato dalla schiavitù dell'Egitto. Mosè è mediatore della legge divina, il popolo è disposto ad obbedire a Mosè, sempre e comunque, che ci sia la presenza di Dio nel suo agire, nel suo comandare. Da questi versetti notiamo l'importanza di Mosè come mediatore tra Dio e Israele.


GALATI 4,4-7

La legge di cui si parla nella lettera di Paolo è una legge che ha avuto effetto fino alla venuta di Cristo. Facendosi uomo Egli ha riscattato liberandolo dal regime oppressivo della legge. Egli diventando figlio di Dio il quale può gridare "Abba! Padre!" non è più schiavo, ma figlio ed essendo figlio è anche erede per grazia di Dio. In questa lettera Paolo si rivolge non tanto ai cristiani di origine pagane, quanto piuttosto a quelli di origine ebraica. Con la venuta di Gesù Cristo essi vengono riscattati dalla legge così ricevono l'adorazione a figli. Ciò vale anche per i pagani che sono figli e non più servi. E per questo Dio ha mandato lo spirito di Suo figlio Gesù (il quale grida "Abba! Padre!") verso tutti gli uomini, così non saranno più schiavi ma figli e quindi eredi per grazia di Dio.


LUCA 2,16-21

Il messaggio che arriva a noi da questi versetti è l'annunciazione della buona novella della nascita del bambin Gesù. Protagonisti sono i pastori che diventano messaggeri del lieto evento divino. La rivelazione di Dio che è la nascita di Gesù avviene attraverso la parola dei pastori. Possiamo dire che i pastori sono i primi apostoli di Gesù. Attraverso le loro testimonianze viene annunciato il Vangelo. E tutti quelli che udirono, in questo caso la comunità cristiana, si stupirono dell'evento divino narrato dai pastori.


Revisione di vita

1- La Bibbia la possiamo considerare il nostro alimento spirituale?

2- Nelle varie profezie abbiamo molte immagini di Dio. Quale immagine di Dio è presente in noi?

3-Pregare significa aderire alla volontà di Dio, dichiararsi servo di Dio, chiedere il Suo perdono. Che importanza diamo loro nella nostra vita?

Marco-Cristina Giustarini CPM PISA