Omelia (07-01-2015)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Mt 4,15-16

"Terra di Zàbulon e terra di Nèftali, sulla via del mare, oltre il Giordano, Galilea delle genti! Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce, per quelli che abitavano in regione e ombra di morte una luce è sorta".

Mt 4,15-16


Come vivere questa Parola?

Dopo l'arresto di Giovanni Battista, Gesù inizia a predicare al Nord, oltre il Giordano! E la sua fama arriva fino alla Siria.

Il Nord, per i Giudei, era territorio dei pagani, luogo impuro, lontano dall'osservanza della Legge. Ma è proprio in queste terre che si realizza la profezia di Isaia (Is 8,23-9,1): coloro che hanno conosciuto i giorni oscuri dell'invasione Assira saranno i primi a "vedere la grande Luce", ad accogliere la Buona Notizia, l'invito alla conversione, l'annuncio del vangelo del Regno.


O amata terra di Siria, che ancora oggi conosci i giorni oscuri dell'invasione e dell'oppressione, continua a condurre a Gesù i sequestrati, i perseguitati, i tribolati, tutti i fratelli e le sorelle che tengono vivo il ricordo di quel primo annuncio di Gesù e per questo patiscono persecuzioni nel corpo e nello spirito!

Tieni fisso lo sguardo su Colui che è la Luce che illumina ogni uomo e continua a sperare nella certezza che Egli ti salverà. Nella certezza che Egli viene. E' vicino.


La voce di un santo dottore

Dio che "abita una luce inaccessibile" (1Tm 6,16) vuole comunicare la propria vita divina agli uomini da lui liberamente creati, per farne figli adottivi nel suo unico Figlio [Cf Ef 1,4-5]. Rivelando se stesso, Dio vuole rendere gli uomini capaci di rispondergli, di conoscerlo e di amarlo ben più di quanto sarebbero capaci da se stessi.

S. Tommaso D'Aquino


Sr Gianoli Monica