Commento su Mc 6,36-37
"Congedali, in modo che, andando per le campagne e i villaggi dei dintorni, possano comprarsi da mangiare". Ma egli rispose loro: "Voi stessi date loro da mangiare."
Mc 6,36-37
Come vivere questa Parola?
"Voi stessi date loro da mangiare". Gesù coinvolge i discepoli nella sua compassione; li fa com-partecipi della tenerezza e premura del Buon Pastore che si fa carico della stanchezza e della fame del suo gregge e se ne prende cura.
E' un esempio per noi. Non si congeda chi ci tende la mano, chiunque esso sia, ma lo si accoglie come un amico, un fratello, un familiare, Lo si accoglie come si accoglierebbe Gesù stesso. Di più: accogliendolo si accoglie Gesù. Ce lo ha detto Lui stesso: "Ogni volta che avete soccorso uno solo dei più piccoli, l'avete fatto a me" (Mt 25,31-46).
Di fronte ai problemi Gesù non ci vuole in fuga o nascosti dietro a mille scuse, ma ci chiede di lasciarci coinvolgere dando non tanto quello che abbiamo, ma soprattutto quello che siamo! Dando affetto, amicizia, pace, solidarietà, compagnia...
La logica del "congedali" non è la logica del Signore. Se crediamo in Lui, se ci fidiamo di Lui, possiamo essere certi che Egli ci dona infinite energie di bene e continua a stupirci con i suoi miracoli!
Ecco la sfida: fidarsi di Lui perché Egli trasformi il nostro povero dono in cibo per tutti, non solo per i cinquemila conosciuti, ma anche per tanti altri... che noi non conosciamo, ma che Egli conosce e ama!
La voce di Madre Teresa
"Quello che noi facciamo è solo una goccia bell'oceano, ma se non lo facessimo, l'oceano avrebbe una goccia in meno".
Sr Gianoli Monica.
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