Omelia (21-01-2015)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Mc 3, 5

«[...] Rattristato per la durezza dei loro cuori, disse all'uomo: "Tendi la mano!"»

Mc 3, 5


Come vivere questa Parola?

Nella sinagoga vi è un uomo con la mano paralizzata e Gesù vuole sanarlo. Ma prima interroga i presenti se sia lecito guarire di sabato, ma questi tacciono. Gesù dunque si rattrista per la loro durezza di cuore: quando una persona è insensibile alle sofferenze altrui, si chiude all'amore, si abbandona al peccato, indurisce sempre di più il suo cuore e si oppone alla verità e non comprende le necessità altrui.

La cattiva volontà ci rende incapaci di vedere il bene. Chi vuole fare il male, fa di tutto per denigrare, o addirittura eliminare chi vi si oppone. Il fanatismo legalista ci conduce alla grettezza di visuale che ci rattrista e impedisce ogni passo verso il bene.


Apri, o Signore, il mio cuore alle necessità altrui, rendimi responsabile e attento ad aprirmi ai segni del tuo amore e a porre sempre al centro l'uomo.


La voce di un filosofo antico

«Ogni crudeltà nasce da durezza di cuore e debolezza».

Lucio Anneo Seneca


D. Mario Maritano SDB - maritano@unisal.it