Commento su Mc 3, 21
«Allora i suoi [...] uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: "È fuori di sé"»
Mc 3, 21
Come vivere questa Parola?
Gesù ha subito molte incomprensioni da parte delle persone che gli erano vicine, anche dai suoi stessi parenti, che lo considerano quasi impazzito e vogliono quindi tenerlo sotto il loro stretto controllo. Quando egli non sembra adeguarsi agli schemi e alle logiche umane, trova l'opposizione degli altri: egli è fuori dai propri comodi, interessi, fama, è fuori dal proprio "ego: si dona interamente all'amore e alle esigenze dell'umanità bisognosa e peccatrice. Il brano evangelico di oggi esprime dunque due mentalità opposte: quella di Cristo (che vuole donarsi senza riserve) e quella dei parenti (interessati al buon nome e al controllo delle sue azioni).
Gesù ci insegna ad uscire dalle nostre piccole e grette preoccupazioni umane per aprirci alla "follia" dell'amore e della croce (cf 1 Cor 1,18-25), a mettere in primo piano le esigenze di Dio, a guardarci dalle nostre meschine e borghesi preoccupazioni, dai nostri vantaggi e utilitaristici interessi. Essere con Gesù richiede un profondo cambiamento di mentalità, una radicale conversione al pensiero di Dio, ad accettare i suoi progetti e a lasciarsi sconvolgere dalle sue novità. O Dio Padre, aiutami ad uscire dai miei tornaconti e apprensioni egoistiche, per entrare nell'amore sconfinato e libero che ci hai donato nel tuo Figlio e accogliere la tua Sapienza.
O Dio Padre, aiutami ad uscire dai miei tornaconti e apprensioni egoistiche, per entrare nell'amore sconfinato e libero che ci hai donato nel tuo Figlio e accogliere la tua Sapienza.
La voce di un santo, "esempio di dolcezza"
"L'amor proprio muore solo quando moriamo noi, e conosce tanti modi di rintanarsi nella nostra anima, che non si riesce mai a farlo sloggiare".
San Francesco di Sales
D. Mario Maritano SDB - maritano@unisal.it