Commento su Salmo 23(24), 3-4
"Chi potrà salire il monte del Signore?
Chi potrà stare nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non si rivolge agli idoli..."
Salmo 24, 3-4
Come vivere questa Parola?
Gesù ridirà le parole di questo salmo con una beatitudine: Beati puri di cuore, perché vedranno Dio!
Non è vero, dunque, che Dio nessuno l'ha mai visto! Anche prima di Gesù, gli uomini dal cuore puro hanno visto il desiderato volto di Dio. Al tempo di Gesù sempre gli stessi cuori puri lo hanno riconosciuto e accolto come figlio di Dio, rivelazione del volto del Padre. Molti contemporanei hanno invece perso l'occasione e non l'hanno riconosciuto. Anche oggi un cuore puro sa vedere il volto di Dio. Si tratta di lasciarsi portare alla trasfigurazione, al monte Tabor più vicino a casa nostra e permettere che il cielo e la terra trovino in noi una congiunzione, si tratta di prolungare in noi l'incarnazione di Gesù.
È un'esperienza mistica molto sana, fatta non di strane visioni, ma di contemplazione affettuosa delle donne, degli uomini e della loro storia, di passione per la gente e le cose che accadono, di dedizione amorevole al bene da far crescere, alla buona notizia da annunciare, alle promesse da desiderare e vedere realizzate.
Signore, desiderare di vedere il tuo volto ci aiuta a rimanere nelle situazioni anche più contradditorie del nostro tempo. Mantieni il nostro cuore puro, mantienilo mite, semplice, accogliente.
La voce di un teologo
Purificazione del cuore: non avere paura né di sé né degli altri. In questo sta la nuova innocenza. (...) Il mistero della vita è che il male esiste, che le tensioni non possono essere soppresse e che noi ci siamo dentro; che si deve fare il possibile, senza lasciarsi dominare e senza mai ritenere di possedere la verità assoluta.
Raimon Panikkar
Sr Silvia Biglietti FMA - silviabiglietti@libero.it