Omelia (01-02-2015)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Mc 1, 21; 23-25; 26-27

«Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, insegnava... Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: "Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!" E Gesù gli ordinò severamente: "Taci! Esci da lui!"... Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: "Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità"».

Mc 1, 21; 23-25; 26-27


Come vivere questa Parola?

Con la guarigione dell'uomo posseduto da uno spirito impuro Marco - l'Evangelista che ci accompagnerà lungo tutto questo anno liturgico (B) - dà inizio al racconto dell'attività pubblica di Gesù e introduce l'interrogativo fondamentale che sta alla base del suo Evangelo: "Chi è Gesù?". Due risposte vengono subito date con chiarezza: Gesù insegna e guarisce dal male, è Maestro e insieme anche Medico.

- È Maestro: «entrato di sabato nella sinagoga, insegnava» (v. 21). Marco ci avverte che l'insegnamento di Gesù colpiva per la sua "novità" sconvolgente, fuori da tutti gli schemi tradizionali degli scribi (v. 23). Egli parlava con "l'autorevolezza" (exousia) propria di Dio. Nell'insegnamento del Maestro di Nazareth si avverte la presenza della novità di Dio, una novità qualitativa, che rigenera, rinnova e ringiovanisce. È un insegnamento "nuovo", sorprendente, inaspettato, folgorante.

- È Medico: «Taci! Esci da lui!» (v. 25). Gesù è venuto a liberare gli uomini e le donne da ogni schiavitù. Per questo, gridando a gran voce, dice: «Taci! Esci da quell'uomo! E lo spirito impuro lascia quell'uomo libero.


Di fronte agli innumerevoli spiriti impuri che tengono soggiogati gli uomini e le donne del nostro tempo, c'è bisogno che risuoni ancora oggi il grido di Gesù! Ogni vero discepolo del Vangelo è chiamato a raccogliere la stessa sfida: riproporre l'autorevolezza dell'Evangelo sulla propria vita e su quella dei fratelli. Potremmo dire che è giunto il tempo di gridare l'Evangelo sui tetti perché siano allontanati gli spiriti impuri che tengono schiavi molti cristiani del nostro tempo, sotto il giogo di una cultura omologante e dissacrante, e cresca invece la nuova cultura dell'Amore e della Pace. Gesù c'insegna a non discutere col male, a non scendere a compromessi di nessun genere, a tagliare netto subito: «Taci! Esci!».


Gesù, nostro unico Maestro e Medico, noi ci affidiamo a te, perché tu ci porti alla Verità del tuo insegnamento nuovo e "autorevole" e alla guarigione dai nostri egoismi che ci tengono schiavi del nostro io.


La voce di un grande Vescovo e Martire

«Uno solo è il maestro, che disse e fu fatto (Sal 32,9) e le cose che ha fatto nel silenzio sono degne del Padre»

Ignazio di Antiochia, agli Efesini 15,1


«Uno solo è il medico carnale e spirituale, generato e ingenerato...»

Ignazio di Antiochia, agli Efesini 7,2


Don Ferdinando Bergamelli SDB - f.bergamelli@tiscali.it