Commento su Prefazio della Festa
«Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, il tuo unico Figlio, generato nei secoli eterni, presentato oggi al tempio, è proclamato dallo Spirito Santo gloria d'Israele e luce dei popoli. E noi esultanti andiamo «incontro» al Salvatore».
Dal Prefazio della Festa
Come vivere questa Parola?
Nel giorno della Presentazione del Signore ho scelto per la nostra meditazione questo testo, tratto, eccezionalmente, non dalla liturgia della Parola (è pur sempre un'eco del vangelo odierno), ma dal Prefazio proprio, per un motivo semplice, perché contiene una parola importante, che possiamo ritenere come il "motivo conduttore" di tutta la liturgia di questa Festa: «Incontro». Questo termine ritorna più volte oggi: nella monizione del celebrante prima della benedizione delle candele, nella benedizione di esse, nell'invito alla processione, nel Prefazio e nell'orazione dopo la Comunione (vedi anche più sotto nel bel testo di San Sofronio). Interessante annotare che esso appare anche come titolo di questa Festa, nata in Oriente nel IV secolo, con il nome di Hypapante, che in greco significa appunto: Incontro. Esso, infatti, ricorda l'incontro di Gesù con il suo popolo, rappresentato dal vecchio Simeone, nel tempio di Gerusalemme. Oggi, dunque, è la Festa dell'Incontro con Gesù, che viene a incontrare ciascuno di noi sotto il simbolo della luce, rappresentato dalla fiamma di quelle candele accese che noi portiamo in processione (rimando ancora al testo di San Sofronio). Da qui deriva il nome caratteristico di candelora con cui si suole ancora oggi denominare popolarmente questa ricorrenza. Festa di Luce, dunque, Festa dell'incontro con Gesù!
O Dio, fonte e principio di ogni luce, che oggi hai rivelato al santo vecchio Simeone il Cristo, vera luce di tutte le genti, ascolta le preghiere del tuo popolo, che viene incontro a te con questi segni luminosi e con inni di lode; guidalo sulla via del bene, perché giunga alla luce che non ha fine (dalla liturgia della Festa).
La voce di un santo Vescovo Patriarca di Gerusalemme
«Noi tutti che celebriamo e veneriamo con intima partecipazione il mistero dell'incontro del Signore, corriamo e muoviamoci insieme in fervore di spirito incontro a lui [...]. Per questo anche noi dobbiamo ora camminare stringendo le fiaccole e correre portando le luci... Per questo corriamo tutti incontro a Dio. Ecco il significato del mistero odierno... Riceviamo esultanti nell'animo, col vecchio Simeone, la luce sfolgorante ed eterna. Innalziamo canti di ringraziamento al Padre della luce, che mandò la luce vera, e dissipò ogni tenebra, e rese noi tutti luminosi»
Sofronio, Discorso 3 sull'Hypapante 6,7
Don Ferdinando Bergamelli SDB - f.bergamelli@tiscali.it