Omelia (07-02-2015)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Mc 6, 31-32

«Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù... e disse loro: "Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto e riposatevi un po'". Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare. Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte».

Mc 6, 31-32


Come vivere questa Parola?

L'Evangelista Marco ci rivela un tratto molto umano e tenero di Gesù nei confronti dei suoi apostoli. Egli si dimostra preoccupato per loro, che ha mandato ad annunciare il vangelo, perché non si stancassero troppo, indaffarati com'erano nel loro lavoro, tanto che «non avevano neanche il tempo di mangiare». Gesù era convinto che per i suoi apostoli era importante «stare con lui» per riposare un po' e condividere fra di loro le esperienze della missione. Era importante andare «in disparte, loro soli, in un luogo deserto» lontano dalla folla, nell'intimità con Gesù.

Non si può capire a fondo il significato della missione rimanendo soffocati dalle cose da fare e dalla folla. Occorre ascoltare il comando di Gesù: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto e riposatevi un po'». Il missionario di tutti i tempi, anche dei nostri, corre il rischio di essere frastornato, catturato dalla folla e dalle cose da fare. Il riposo dalle fatiche missionarie, il discernimento dei successi e degli insuccessi, la degustazione delle gioie della missione, sono possibili soltanto nello «stare con lui», nell'intimità del dialogo con Gesù.


Oggi, in una pausa di riposo e di preghiera, ripeterò a me stesso l'invito personale e tenero di Gesù: «Vieni in disparte, tu solo, in un luogo deserto e riposati un po'».


La voce un invito di Gesù

«Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi e io vi darò ristoro»

Mt 11, 28-30


Don Ferdinando Bergamelli SDB - f.bergamelli@tiscali.it