Omelia (08-02-2015)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commenti su Mc 1, 29.33

Usciti dalla Sinagoga andarono nella casa di Simone e Andrea. (...) Tutta la città era riunita davanti alla porta

Mc 1, 29.33


Come vivere questa Parola?

Non è più la Sinagoga il luogo dell'incontro con Dio, ma la casa. Sulla soglia della casa - confine tra il " dentro e il fuori", tra il "vecchio e il nuovo" - Gesù proclama la Parola, scaccia demoni, libera da malattie. Egli è la Porta. Egli è il passaggio, il momento propizio, l'occasione favorevole. I discepoli sull'esempio del Maestro non possono arroccarsi nelle loro posizioni. Come il Maestro stanno sulla soglia per annunciare il Vangelo, stanno sul confine e lì - solo con Gesù - sanno riconoscere la Novità che scorre nella loro vita e in quella degli altri!


Signore, dammi il coraggio di rimanere sulla soglia con Te, di più, di essere soglia con Te, in Te, per Te, perché io lasci entrare la Novità fino alle radici del male e anche nella "tomba" della mia vita risorga la voglia di vivere, di sperare, di amare.


La voce di Papa Francesco

L'immagine della porta ritorna varie volte nel Vangelo e richiama quella della casa, del focolare domestico, dove troviamo sicurezza, amore, calore. Gesù ci dice che c'è una porta che ci fa entrare nella famiglia di Dio, nel calore della casa di Dio, della comunione con Lui. Questa porta è Gesù stesso (cfr Gv 10,9). Lui è la porta. Lui è il passaggio per la salvezza. Lui ci conduce al Padre. E la porta che è Gesù non è mai chiusa, questa porta non è mai chiusa, è aperta sempre e a tutti, senza distinzione, senza esclusioni, senza privilegi.

Angelus, Domenica 25 agosto 2013


suor Monica Giannoli FMA - mogianna@libero.it