Commento su Mc 7,8
Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini.
Mc 7,8
Come vivere questa Parola?
Noi siamo molto abili nel saper accomodare sulla nostra misura le cose, anche il Comandamento di Gesù - quello dell'Amore - facendo calcoli e difendendoci quando percepiamo che ci viene chiesto di perderci, di uscire da noi stessi, di incarnare la logica del servizio! Il rimprovero di Gesù e come quello di una Madre: sferzante ma apportatore di verità. Il suo "no" risoluto a tradizionalismi e formalismi di ogni genere spalanca una porta alla vita concepita come realtà di chiamata al dono di sé, al servizio dell'uomo vissuti per la gloria di Dio.
Fuori da queste strade Il nostro cuore diventa duro, incapace di riconoscere il giochetto pericoloso del nostro egoismo la nostra mente si offusca e si difende razionalizzando, strumentalizzando, giustificandosi, cercando in tutti i modi di sentirsi "a posto" di fronte a Dio e agli altri.
Smaschera Signore le nostre grettezze e facci vivere nel sole della Tua Verità!
La voce di Papa Francesco
No alla mondanità spirituale
La mondanità spirituale, che si nasconde dietro apparenze di religiosità e persino di amore alla Chiesa, consiste nel cercare, al posto della gloria del Signore, la gloria umana ed il benessere personale. È quello che il Signore rimproverava ai Farisei: «E come potete credere, voi che ricevete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene dall'unico Dio?» (Gv 5,44). Si tratta di un modo sottile di cercare «i propri interessi, non quelli di Gesù Cristo» (Fil 2,21). Assume molte forme, a seconda del tipo di persona e della condizione nella quale si insinua. Dal momento che è legata alla ricerca dell'apparenza, non sempre si accompagna con peccati pubblici, e all'esterno tutto appare corretto. Ma se invadesse la Chiesa, «sarebbe infinitamente più disastrosa di qualunque altra mondanità semplicemente morale».
Evangelii Gaudium 93
suor Monica Giannoli FMA - mogianna@libero.it