Omelia (15-02-2015)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Mt. 1, 40-41

"Venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!".

Mt. 1, 40-41


Come vivere questa Parola?

E' una pericope che illumina a fondo due atteggiamenti: quello dell'uomo che invoca, quello di Gesù che acconsente.

C'è in chi chiede una fede viva che è la persuasione certa e fondata della onnipotente volontà di salvezza che è in Cristo Gesù.

C'è nel Signore, nella sua pronta risposta, un'autorevolezza che coincide con la consapevolezza della propria identità. Gesù sa di avere ‘potenza' (anzi: amore = potenza perché è il Verbo di Dio, in tutto come il Padre).

Ma la forza di quel Suo dire "Lo voglio, guarisci" è tale da svelarci che in Gesù (pienamente uomo e pienamente Dio) il volere coincide con un potere che è la potenza stessa del bene. Ciò che in un istante fa rifiorire in novità di salute la carne fracida del lebbroso è una tale volontà di bene che coincide con l'onnipotenza del Dio infinitamente benefico, tre volte Santo. Si, anch'io posso rivolgermi a Gesù con una fede rinnovata dall'incontro con quella del lebbroso.


Signore, se vuoi, Tu puoi far quel che ti chiedo. So però che, a tutto mio vantaggio, il Tuo volere e il Tuo potere sono un'unica energia sanante e unificante, ordinata al mio vero bene: quello che a volte anch'io conosco come tale ma anche quello che può, a volte, non sembrarmi tale.

Accresci in me la fede. E sia vera fiducia in Te.


La voce di un grande pensatore

Gesù Cristo ha detto cose grandi in modo così semplice che sembra non le abbia pensate, ma in modo così preciso che è chiaro che le ha pensate. Questa chiarezza e questa semplicità insieme sono ammirevoli.

Blaise Pascal


Sr Maria Pia Giudici - sanbiagi@casadipreghiera.191.it