Commento su Mt. 6,2
"Quando fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa".
Mt. 6,2
Come vivere questa Parola?
C'è anche fine umorismo in questa pericope. Dice quanto doveva essere attento e intelligente osservatore Gesù.
Da che mondo è mondo esiste purtroppo, questa mania di pubblicizzare al massimo il bene fatto. Sembra che uno non possa agevolare un povero, dare una mano a chi è nel bisogno o compiere qualsiasi altra opera buona senza ‘suonare la tromba' (per stare all'immagine arguta di Gesù).
Se Gesù è finito in croce, certamente ciò è avvenuto per un misterioso ma salvifico progetto del Dio Trino e Uno.
Ma nella realizzazione concreta dell'accanita volontà di spingere Gesù in bocca alla morte, è evidente il livore dei Farisei, degli Scribi, dei Dottori della Legge e degli Erodiani che la Parola di Gesù aveva sferzato come uno scudiscio di verità che mette a nudo ciò che è immondo.
Si, ogni ipocrisia è immonda. Ogni volontà di mettere in mostra il bene che compie non solo è biasimevole perché ti scaraventa in ciò che è fittizio, ma è anche ridicola. Come uno che suonasse la tromba per mostrare a tutti che sta per regalare un suo paio di scarpe a un povero.
Mi pare molto ‘terapeutica' questa pagina di Vangelo collocata in questo giorno delle Ceneri.
Inizia infatti il tempo forte dello Spirito che è la Quaresima: un cammino di quaranta giorni con più viva attenzione a vivere ciò che più vale e ciò che più decisamente ci prepara al triduo Santo del Mistero Pasquale.
L'invito a non ‘barare' nel compiere il bene: a "guarire" dalla smania d'essere ammirati, lodati, encomiati è anche l'invito bellissimo a entrare in quel sentiero di splendida luce che è la verità.
Si, Signore, fammi vivere nel pensare, nel volere, nell'agire. Quel che è in me adempimento della Tua volontà di bene sia - per tua Grazia - il semplice aderire a Te, per dirTi: Ti voglio bene e dunque amo e compio tutto il bene che Tu stesso vuoi nella mia vita.
La voce del messaggio di Papa Francesco per la Quaresima 2015
"La Quaresima è un tempo propizio per mostrare questo interesse all'altro con un segno, anche piccolo, ma concreto, della nostra partecipazione alla comune umanità".
Sr Maria Pia Giudici - sanbiagi@casadipreghiera.191.it