Omelia (25-02-2015)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Lc 11,32

«Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono».

Lc 11,32


Come vivere questa Parola?

La Quaresima esige penitenza e conversione: Gesù si richiama agli abitanti di Ninive, che alla predicazione di Giona hanno cambiato vita. Di fronte ai Giudei, che reclamavano segni e miracoli, Gesù risponde che il segno più grande sarà "il segno di Giona", alludendo alla sua resurrezione il terzo giorno. Eppure essi si rifiutano di ascoltarlo, pur essendo davanti ad una persona ben più grande di Giona - che predicò agli abitanti di Ninive, ottenendo la conversione - e di Salomone - presso il quale si recò "la regina del Sud", dagli estremi confini della terra per ascoltarne la sapienza (cf Lc 11,31-32).

Anche noi oggi, accostiamoci a Gesù che, attraverso la Chiesa, ci invita alla conversione e ci dona la sapienza divina: Non rimaniamo insensibili alla sua Parola, non chiediamo segni strepitosi, per non essere "generazione malvagia", che non si lascia convincere e si chiude nelle proprie presunzioni.


O Signore, non farmi cedere alla tentazione di chiedere piccoli o grandi segni per aprirmi alla tua Parola e apri i miei occhi ai molti "miracoli" che vedo ogni giorno: la vita, la luce, la bellezza l'armonia, l'amore...


La voce di una mistica moderna

La conversione accade in un giorno decisivo che ci distoglie da ciò che sappiamo della nostra vita, perché, faccia a faccia con Dio, Dio ci dica quello che ne pensa e quello che ne vuol fare. In quel momento Dio diventa per noi estremamente importante, più di ogni cosa, più di ogni vita, anche e soprattutto della nostra.

Madeleine Delbrêl


D. Mario Maritano SDB - maritano@unisal.it