Omelia (02-03-2015)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Dn 9, 7

"A te conviene la giustizia, o Signore, a noi la vergogna sul volto..."

Dn 9, 7


Come vivere questa Parola?

Bellissima la prima lettura di oggi! Una stupenda scuola di preghiera sintetizzata in poche righe: ci dice come metterci di fronte a Dio, come invocarlo, cosa dirgli, quando e perché dirglielo.


Una preghiera di richiesta di perdono, che si impasta con una lode a Dio, un riconoscimento della sua grandezza, della sua giustizia, della sua misericordia e del suo perdono. Una lode a Dio che fa la strada al riconoscimento del proprio peccato. Con onestà e precisione. Senza falsi vittimismi, ma esprimendo il sentimento più vero che segue il dirsi peccatori: la vergogna. Non basta dire che siamo peccatori ed esternare segni di pentimento. Bisogna vergognarsi, far arrivare la vergogna sul volto, come se da dentro qualcosa che si muove e si ribella possa arrivare fuori e determinare la liberazione dal male con cui si è convissuto. Credo che la vergogna sia un sentimento onesto, un riconoscimento doloroso, ma che coinvolge talmente e si rende evidente, da permettere di prendere ufficialmente la distanza da quello che ci aveva allontanato da Dio.


Nella preghiera, sul volto dell'uomo rimane sempre la vergogna, invece Dio è riconosciuto come grande, come giusto, poi misericordioso e capace di perdono. Ancora a confermare che la giustizia di Dio è misericordia e perdono.


Signore, che non muoia la vergogna sul nostro volto, che non muoia in noi il coraggio di riconoscere il male e di prenderne le distanze.


La voce di uno scrittore

La cultura della vergogna è propria delle società molto intrecciate, ricche di valori condivisi, ed è una barriera potente a comportamenti incoerenti. Forse per questo è così poco di moda nel nostro paese.

Senza vergogna, privi di quel sentimento imbarazzato che fa da ponte tra la colpa e l'orgoglio, una società decade rapidamente nei suoi legami di solidarietà, si disfa in un individualismo sempre più solitario e selvaggio, si corrompe.

Pier Luigi Celli


Sr Silvia Biglietti FMA - silviabiglietti@libero.it