Omelia (08-03-2015) |
don Roberto Rossi |
Tempio vivo di Dio, nel suo amore In parrocchia abbiamo vissuto nei giorni scorsi due esperienze che ci aiutano ad accogliere e a calare nella vita concreta i brani della Parola di Dio. Un gruppo di bambini si sono preparati e hanno celebrato la Prima Confessione in una dimensione di fede e di gioia nell'incontro con il Signore, sentendosi abbracciati dal Signore, dalla sua tenerezza e dal suo amore. Abbiamo imparato i dieci comandamenti, secondo la formula del catechismo. Abbiamo presentato soprattutto la bellezza e l'importanza del rapporto con il Signore come ci viene raccomandato nel 1° comandamento. E' l'amore di Dio che conta, è la sua presenza che dà luce, è la sua provvidenza che nutre le nostre giornate. E di fronte al suo amore nasce spontanea e doverosa la nostra risposta d'amore e il pentimento quando non restiamo nel suo amore e ci allontaniamo da lui, con ogni forma di debolezza o di peccato. Comprendiamo come è bello il testo dei dieci comandamenti così come ci vengono presentati nella Bibbia, nel libro dell''Esodo. Parole profonde, paterne, liberanti quelle che ci dà il Signore, parole di vita, per il vero bene di noi stessi e di ogni persona. Così possiamo notare quanto è ben presentato il primo comandamento, poi il secondo, poi il terzo: siamo invitati a vivere un rapporto profondo con Lui che è il Signore, il Padre, la Trinità d'amore. Poi vengono gli altri: si comprende come il bene è la cosa migliore, che il male è un danno per se stessi e per gli altri. L'altra esperienza è stata la consacrazione della chiesa. Con un rito solenne, profondo, ricco di segni, il Vescovo e i sacerdoti, con tanta partecipazione del popolo di Dio, hanno invocato la grazia del Signore, che imploriamo e sentiamo particolarmente presente nel tempio consacrato. L'acqua battesimale, il sacro crisma, l'incenso, l'altare, la Parola, l'Eucarestia: tutto è dono, è santificazione, è amore, è vita. Abbiamo sentito queste parole: "Questa è casa di preghiera, qui il popolo fedele invocherà il tuo nome. Qui si nutrirà della tua parola, vivrà dei tuoi sacramenti". Quanto è importante per noi il luogo sacro, casa di Dio e casa dei fratelli, luogo di santità, di vita, di grazia. E' quanto è richiamato dal vangelo, quando Gesù entra nel tempio, scaccia i venditori e i cambiavalute e afferma: "questa è la casa di Dio, una casa di preghiera, non fatene un luogo di mercato". Poi Gesù afferma che lui stesso, il suo corpo, è il vero tempio di Dio: il luogo dell'incontro degli uomini con Dio e di Dio con gli uomini. Abbiamo poi sottolineato e sperimentato che il tempio di Dio è la comunità cristiana, la famiglia dei figli di Dio, pietre vive nella costruzione del tempio vero di Dio. Il tempio di Dio è l'uomo vivente, è l'umanità. E' la comunità dei credenti che si chiama Chiesa e dà lo stesso nome al luogo sacro dove essa si ritrova. Così preghiamo spesso in questi giorni con queste parole: "O Dio, nostro Padre, che hai voluto chiamare tua Chiesa la moltitudine dei credenti, fa' che il popolo, radunato in questa comunità, ti adori, ti ami, ti segua, portando a tutti la gioia del vangelo e sotto la tua guida giunga ai beni eterni, da Te promessi". |