Omelia (17-03-2015)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Gv 5, 6-9

"Gesù, vedendolo giacere e sapendo che da molto tempo era così, gli disse: "Vuoi guarire?". Gli rispose il malato: "Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l'acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi, un altro scende prima di me. Gesù gli disse: "Àlzati, prendi la tua barella e cammina". E all'istante quell'uomo guarì: prese la sua barella e cominciò a camminare. Quel giorno però era un sabato.

Gv 5, 6-9


Come vivere questa Parola?

Gesù anche a noi oggi pone la stessa domanda: "Vuoi guarire?" Se noi dichiariamo con verità che "non abbiamo nessuno su cui fare affidamento", Egli ci prende per mano, perché "è vicino a chi ha il cuore ferito"! E, in modo gratuito, ci dice che tutto può ricominciare nella responsabilità e libertà di chi ora cammina portando con sé la propria barella". Solo con l'aiuto di Cristo la nostra umanità è in grado di "portare" le sue ferite e non "farsi portare"!


Signore donaci il coraggio di non cercare alcun appoggio umano, ma di confidare fermamente nella Tua Presenza di Padre, Fratello, Amico. Così cammineremo e aiuteremo anche altri a camminare solo verso Te. AMEN.


La voce di S. Agostino

"...Prendi, dunque, il tuo lettuccio. E quando l'avrai preso, non fermarti, cammina! Amando il prossimo e interessandoti di lui, tu camminerai...Porta dunque colui assieme al quale cammini, per giungere a Colui con il quale desideri rimanere per sempre. Prendi, dunque, il tuo lettuccio e cammina."

S. Agostino "Commento al Vangelo di S. Giovanni, omelia 17"


suor Monica Gianoli FMA - mogianna@libero.it