Omelia (19-03-2015)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Mt 1,20-21

"Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: "Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati."

Mt 1,20-21


Come vivere questa Parola?

L'angelo assicura a Giuseppe che quello che sta vivendo è nel cuore di Dio, che il suo amore, la sua rettitudine sta realizzando grandi cose non solo per lui e Maria, ma per tutta l'umanità. A lui il compito di dare il nome, che nella tradizione ebraica significava continuare la tradizione. Giuseppe accettando di dare un nome al di là della propria carne e sangue permette l'inizio di un'" epoca nuova", quella della fede: "Tu lo chiamerai Gesù!"


O Giuseppe, accogliendo di non "dare tu il nome" a Gesù, ma accogliere un nome venuto da "altri", hai scelto di non "farti un nome", di non "continuare il tuo nome", e anche tu, come Maria, di vivere in funzione di "quel nome" e non per te stesso! Aiuta anche noi a saper vincere la presunzione di attribuire - con superbia - a noi stessi quello che facciamo! Insegnaci invece a non smettere mai di chiamare e ripetere il Suo nome: "Gesù", perché possa diventare carne della nostra carne, vita della nostra vita.


A San Giuseppe

A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione, ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio, dopo quello della tua santissima sposa. Per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all'Immacolata Vergine Maria, Madre di Dio, e per l'amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità che Gesù Cristo acquistò col suo Sangue, e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni. Proteggi, o provvido custode della divina Famiglia, l'eletta prole di Gesù Cristo: allontana da noi, o Padre amatissimo, gli errori e i vizi, che ammorbano il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta col potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del pargoletto Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora sopra ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire e conseguire l'eterna beatitudine in cielo.

AMEN.


suor Monica Gianoli FMA - mogianna@libero.it