Omelia (01-04-2013)
Paolo Curtaz
Commento su Mt 28,8-15

Che bel pesce d'aprile! Questa giornata è tutta giocata sul filo dell'incomprensione... Le donne pensano di andare ad imbalsamare un cadavere e trovano una tomba vuota, gli apostoli, maschilisti come conviene all'epoca, non credono alla testimonianza emotiva delle donne, il sinedrio si trova davanti alla scomparsa del Nazareno e inventa un clamoroso depistaggio... Sembrano essere proprio la menzogna e la favola i temi che ritroviamo nelle reazioni di tutti alla notizia della scomparsa del Signore! E ancora oggi è così! Molti, semplicemente, pensano a Gesù come ad un personaggio mitologico e al racconto della resurrezione come ad una pia favoletta edificante. Altri immaginano complotti (in qualche modo c'entra il Vaticano, sicuramente!) e formulano ipotesi fantasiose sullo svolgimento dei fatti. Dobbiamo arrenderci all'evidenza: se la vita e la missione di Gesù, la sua passione, morte e resurrezione sono eventi storici, realmente accaduti, accogliere la testimonianza di chi li ha vissuti ci porta nella dimensione della fede. Ed è proprio su quella tomba vuota che si fonda tutta la nostra fede cattolica!