Omelia (04-04-2013) |
Paolo Curtaz |
Commento su Lc 24,35-48 I discepoli di Emmaus parlano del risorto e il risorto appare! Quando annunciamo Gesù con convinzione, quanto raccontiamo di Lui a chi ci sta accanto il Signore viene! E porta la pace. Non la pace del mondo, non la pace fatta di armistizi, non la pace che è mesta rassegnazione, ma la pace che solo il Signore ci sa donare... Ma è troppo bello per essere vero e gli apostoli dubitano: è reale Gesù, è un fantasma? Il Signore mangia con loro: è reale, è presente, è lui. Non stiamo annunciando un fantasma smarrito fra le pieghe della storia ma Gesù di Nazareth morto e risorto! È concreta la nostra fede, non si fonda su fiabe ma su fatti! Se accogliamo la presenza del Signore egli ci apre all'intelligenza delle Scritture, alla comprensione della Parola di Dio che ci permette di leggere ed interpretare il mondo e ciò che viviamo. Solo così possiamo annunciare al mondo il vangelo della presenza di Dio e diventare testimoni credibili della conversione e del perdono dei peccati che noi per primi abbiamo sperimentato. Lasciamo che il Signore risorto ancora ci stupisca e ci spalanchi la mente all'accoglienza della Parola! |