Omelia (17-04-2013)
Paolo Curtaz
Commento su Gv 6,35-40

Quanto è grande il Dio di Gesù! Quanto è diverso dalla brutta copia che a volte ci siamo fatti di lui! Gesù, in un momento intenso e drammatico del suo ministero, mentre tenta di convincere la folla a cercare Dio non per il pane che nutre solo il corpo ma per quello che riempie il cuore, svela definitivamente il vero volto di Dio. Un Dio che non ha nulla a che fare con l'essere supremo asettico e annoiato che scruta i destini del mondo dall'alto, ma è un padre tenerissimo e discreto che ha un unico desiderio: la pienezza di vita dei propri figli, la vita eterna per ciascuno di loro. La vita eterna è la vita dell'Eterno, la vita di Dio che dona alle nostre piccole esistenze dimensioni e respiro di immortalità. La folla (e noi) cerca Dio per avere dei benefici, una protezione, un aiuto. Gesù, invece, propone di alzare lo sguardo per vedere che quel Dio che ha donato al popolo di Israele la manna, in realtà gli ha dato molto di più: la libertà di essere figli, la dignità assoluta di essere uomini. Convertiamo il nostro cuore a questa sorridente visione di Dio che ha Gesù, facciamo in modo che sia questo il Dio cui indirizziamo la nostra preghiera e i nostri desideri profondi!