Omelia (23-04-2013)
Paolo Curtaz
Commento su Gv 10,22-30

Perché i Giudei non riescono ad accogliere il fatto che Gesù è il Cristo di Dio? È Gesù stesso a specificarlo: non vogliono far parte delle pecore, non ascoltano la sua voce. La fede non è una scelta fatta davanti a due contendenti, analizzate tutte le possibilità, ma la scelta fiduciosa di seguire il Maestro. La fede ha a che fare con la fiducia, col fidarsi, non con il calcolo delle probabilità. Alcuni Giudei non credono perché cercano delle prove, perché vogliono essere certi della loro scelta. Ma una scelta, per quanto ragionevole, porta sempre in sé un margine di rischio, altrimenti non sarebbe una scelta! In questo anno della fede siamo invitati a riprendere in mano le nostre convinzioni che ci derivano dall'avere seguito il Signore: affascinati dalle sue parole, dalla sua visione del mondo e di Dio, ci siamo messi alla sua sequela, ascoltando la sua voce. E, facendolo, abbiamo sperimentato qualcosa di straordinario: siamo nelle mani di Dio e nulla ci può strappare dalla sua mano. Dio ama ogni uomo, certo, ma accogliere questo amore, farlo nostro, ci permette di sperimentare l'infinita tenerezza di Dio.