Omelia (19-07-2013) |
Paolo Curtaz |
Commento su Mt 12,1-8 No Signore, siamo onesti, proprio non abbiamo ancora capito cosa significhi "misericordia io voglio e non sacrifici". Non lo hanno capito i farisei, non lo capiamo noi. Meglio il sacrificio, meglio una visione lugubre e sanguinante della fede, per poterti rinfacciare quanto abbiamo patito durante la vita e quanto tu sia stato poco attento a noi. Meglio una fede costruita intorno ai paletti, alle cose da fare o da non fare, ai precetti che tu avevi liquidato col grande esempio dell'amore e che noi cattolici siamo così abili nel resuscitare e imporre agli altri. No, non abbiamo capito che tu preferisci cento volte un gesto di compassione autentica ad uno di devozione forzata. Non abbiamo capito la Scrittura, che tu citi e conosci in maniera sorprendente, con intelligenza, vivendola al di là e al di dentro della lettera. No, non abbiamo capito quanto sia liberante diventare tuoi discepoli, quanto sia immensamente impegnativa la libertà accolta con intelligenza e consapevolezza. No, Signore, proprio non abbiamo capito quanto sia esigente la libertà, quanto più impegnativa sia la misericordia. Non ti stancare di ripetercelo, Signore, e abbi pietà di noi. |